Partito dei
Socialisti e dei Democratici, Partito Socialista e Movimento Democratico, quali
forze politiche autonome ma accomunate da medesimi valori ispiratori e quali
rappresentanze parlamentari di opposizione, esprimono grande preoccupazione per
l’aggravarsi della crisi finanziaria che attanaglia e assilla la Repubblica, la
più terribile dal Secondo dopoguerra ad oggi.
Le riforme
strutturali, di cui il Paese è in attesa da molti anni, sono rese improrogabili
dall’emergere e dall’accrescersi del debito pubblico, di fronte al quale, le
strutture democratiche reagiscono in modo confuso e incoerente. La politica, in
modo particolare, appare provata dalle molte vicissitudini di cui è stata (ed
è) oggetto, a partire dai traumatici cambi d’assetto istituzionale post-2008,
fino al perdurare delle vicende giudiziarie che (in parte) la coinvolgono. Ciò
apre ad un grave rischio, ovvero che le trasformazioni socio-economiche
all’orizzonte si realizzino non come risultato di una corretta elaborazione, ma
come abbaglio pregiudiziale, o - peggio - che siano dettate dai poteri
economici dominanti. Più in concreto, il rischio è che le conquiste sociali
attorno alle quali nel secolo scorso è stata costruita la Repubblica - lavoro, sanità,
istruzione - vadano perse o siano rese oggetto di conquista economica.
Già ora cominciano
a farsi evidenti i primi segnali di una perdita delle tutele di base e di un
prossimo e repentino impoverimento del ceto medio. Questa tendenza, purtroppo,
non è attenuata neppure dalla presenza in maggioranza e al governo di parte
della sinistra sammarinese, la quale, pur essendo egemone nei numeri, sembra
non riuscire ad essere trainante nell’azione e a circoscrivere il welfare
state e i livelli di reddito delle famiglie in un ambito di inviolabilità.
Di qui,
l’importanza di un grande ed ambizioso progetto politico. Da costruire nel
tempo. Passo dopo passo. Con gradualità e ponderatezza. Che tenga conto degli
attuali ruoli istituzionali, delle attuali appartenenze specifiche e degli
accordi politici in essere. Ma che al contempo sappia guardare oltre. Un
progetto aperto alle forze di sinistra e riformiste sia di opposizione che di
maggioranza, aperto a chiunque si riconosca nei valori della giustizia e della
pace fra gli uomini, del miglioramento delle condizioni di vita di tutti, della
trasformazione graduale e continua verso il bene, della civiltà giuridica,
della lotta per la parità di diritti e contro le disuguaglianze, della
solidarietà e della cooperazione, della sostenibilità ambientale,
dell’innovazione.
Il desiderio e la
volontà che PSD, PS e MD esprimono con questa nota, è che in un prossimo
futuro, questa aspirazione possa essere d’aiuto a ricongiungere e ricomporre la
politica sammarinese secondo schemi più robusti, più efficaci, più duraturi.
Rispetto a ciò,
l’avvicendamento generazionale rappresenta di certo un elemento necessario,
prezioso ed importante, che sgombra il campo da vecchie ruggini e vecchi
personalismi, e che apre a nuove affinità e ad un ritrovato sentimento
unitario. Tuttavia, la rigenerazione dei singoli raggruppamenti non è una
condizione sufficiente. Occorre ripensare la politica nella sua geografia
complessiva, nella sua organizzazione generale, nelle sue strutture partecipative
di base, nelle sue procedure. Così come occorre far tornare la politica ad
essere uno strumento del Paese e nel Paese, ricollegarla col mondo del lavoro e
delle imprese, coi bisogni delle famiglie, riportarla in mezzo alla gente.
Anche l’alternanza
democratica è riconosciuto come un elemento primario. Tuttavia, il suo
perseguimento non può giustificare il ricorso a misure forzose ed a
stravolgimenti della volontà popolare, quali quelli introdotti
dall’attuale legge elettorale, la quale, pertanto, deve essere oggetto di
modifiche.
PSD, PS e MD
offrono insieme e ciascuno nella propria autonomia, con spirito sincero, la
propria disponibilità ad impegnarsi in un serio e profondo percorso di riforma
della politica, fatto di equilibrio, esperienza, pazienza, visioni, studio e
ideali. E se di interesse si vuol parlare, l’unico interesse a muovere le tre
sigle, non è né più né meno, che quello di riconsegnare alla politica la
dignità e il ruolo che le spettano.
San Marino, 17
novembre 2017