Mercoledì sera si è
parlato di Polo della Moda al Centro Congressi Kursaal.
L’ampia sala Titano era
stracolma: segno evidente di come sia viva l’attenzione dei cittadini verso un progetto
che si dimostrerà capofila per altri investimenti, necessari alla ripresa
economica del Paese.
La serata è servita,
soprattutto, ad informare dettagliatamente su come sarà strutturato il Polo
della Moda, non appena diverrà operativo.
A farlo sono stati i rappresentanti
del Borletti Group Sam e Dea Real Estate Advisor, le due imprese che hanno
stipulato una convenzione, visibile sul sito psd.sm, con l’Eccellentissima
Camera.
Due società specializzate
da oltre vent’ anni nella costruzione di poli analoghi in diverse zone del
mondo. Solo in Italia sono già 9 quelli in attività, alcuni dei quali in fase di ampliamento.
Per quello di Rovereta, è
stato confermato un investimento di oltre 100 milioni di euro, cifra spendibile
nel nostro territorio solo se il Referendum del 15 maggio lo autorizzerà, con
un chiaro e forte ‘NO’ sulla scheda gialla.
I promotori del Polo, che
si chiamerà ‘The Market’, hanno illustrato la convenzione che permetterà loro
di effettuare l’investimento in Territorio, ignorando le offerte delle ‘sirene’
dei comuni italiani limitrofi, tese a scippare l’operazione a San Marino.
Non a caso si è pure
accennato, fuori dall’ufficialità della serata, alla recente approvazione da
parte della Giunta comunale di Bellaria Igea Marina della realizzazione di un
grande outlet, su un’area di circa 5 ettari situata vicino al mare.
Insomma, nel circondario
non rallentano e non rifiutano le iniziative tese a rilanciare la loro economia.
Un rilancio con prodotti di minor pregio rispetto quelli destinati al Polo
della Moda di Rovereta, sempre se le ragioni del ‘NO’ avranno la prevalenza il prossimo
15 maggio.
Mercoledì sera si è avuta
la netta conferma di come il Referendum, voluto dai detrattori dell’iniziativa,
abbia avuto (ed ha ancora) risvolti strumentali, per condurre unicamente una
battaglia contro il governo. Infatti i toni che utilizza parte dell’opposizione
in questa campagna sono allarmistici e
spesso intimidatori; le modalità informative non sempre rispettano le norme di
legge.
L’illustrazione di mercoledì
sera al Kursaal ha liquidato una volta per tutte i dubbi che hanno turbato i
sammarinesi, spaventati per il semplice fatto di essere stati informati in modo
scorretto.
Una tema fondamentale è
stato quello dell’occupazione, sul quale la Csu è intervenuta richiedendo che
l’accordo in essere con gli investitori preveda una opportuna formazione professionale
rivolta ai futuri dipendenti.
L’obiettivo è ben
definito: avere un’ampia rosa di lavoratori sammarinesi in grado di operare con
le opportune professionalità all’interno dl Polo della Moda.
Si è ribadito che i corsi
di aggiornamento professionale saranno effettuati dal Cpf e saranno a carico
dei promotori dell’iniziativa.
La durata varierà, a
seconda della specializzazione, da quattro ad otto settimane e alla fine sarà
rilasciato un attestato. Solo chi sarà in possesso dell’aggiornamento
professionale sarà inserito, poi, nelle liste dei candidati dell’Ufficio del
Lavoro.
I promotori hanno
sottolineato che saranno previsti inizialmente 100 negozi, che avranno in media
4 dipendenti per ogni attività. In totale verranno occupati 400 lavoratori entro
fine 2017 e le previsioni, confermate da tutti gli altri casi, sono prudenziali.
È stato affrontato pure
l’aspetto urbanistico. Toccherà ai promotori realizzare a propria cura e spese
le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, come lo spostamento della
strada, dei sottoservizi, la pista ciclabile, fogne, parcheggi in gran parte
sotterranei, bretella di collegamento con la superstrada.
Per quanto riguarda
l’aspetto edilizio, è interesse degli investitori stessi per la tutela della
loro immagine che le Leggi relative alla sicurezza degli operai siano
rispettate scrupolosamente e che non siano utilizzati i sub appalti.
Per realizzare questa
opera di investimento, necessaria alla ripresa economica del sistema San
Marino, occorre che al Referendum i cittadini si esprimano decisamente con il
‘NO’ nella scheda gialla.
Inoltre deve essere ben
chiaro che se il Polo della Moda non sarà realizzato a Rovereta, verrà
costruito poco fuori confine e San Marino si perderà ogni vantaggio
occupazionale ed economico.
L’augurio è che non si
ripeta quanto ricordato mercoledì sera da un commerciante di Città, contrario
al tempo alla costruzione del Centro Commerciale Le Befane: “Allora mi opposi fortemente, solo poi ho capito che è
stato un errore per la nostra economia”.
San Marino, 5 Maggio 2016
L’Ufficio Stampa del PSD