Care compagne e compagni, amiche e amici, gentilissimi voi
tutti intervenuti a questa semplice, ma sentita, celebrazione, rivolgo a tutti
voi il saluto del Partito dei Socialisti e dei Democratici e mio personale.
Il 22 dicembre 1955, con la firma degli eccellentissimi
Capitani Reggenti Primo Bugli e Giuseppe Maiani, il Consiglio Grande e Generale
approvò la Legge n. 42 - Istituzione di un Sistema obbligatorio di Sicurezza
Sociale – e stabilì il diritto alla salute per tutti, cambiando radicalmente le
politiche sulla salute.
In quegli anni del dopoguerra, anni difficili, di
ricostruzione del Paese, si è verificato un passaggio epocale: dalla concezione
della salute come problema riservato esclusivamente alla sfera privata e
familiare dell'individuo, quindi chi poteva pagava chi non poteva si
arrangiava, si passò una concezione moderna della salute, intesa come problema collettivo, sociale e politico
della comunità intera.
Il Dottor Massimo Rossini, nel ruolo di Segretario di Stato
alla Sanità, sulla fondazione dell’ISS ha scritto: “I principi dell’universalismo dell´assistenza, dell´uguaglianza,
dell´equità, della solidarietà, del rispetto della dignità personale erano il
frutto di un orientamento non solo del governo di sinistra di allora, ma
largamente condiviso dalla popolazione sammarinese e quei principi rappresentano
ancora oggi un patrimonio collettivo da difendere.”
La legge N° 42 del 1955 ha definito una struttura socio
sanitaria e previdenziale che integrava positivamente i due sistemi, con un
unico obiettivo: il benessere sociale
della popolazione.
Venivano garantiti gratuitamente a tutti assistenza e cure
mediche, ricoveri ospedalieri, farmaci, protesi, veniva istituita l’indennità
economica per malattia e infortunio in favore dei lavoratori dipendenti ed
entro il 31 dicembre 1957 si prevedeva l’entrata in funzione dell’assicurazione
invalidità e vecchiaia, cioè la pensione.
Pietro Chiaruzzi, scomparso recentemente, scrisse in
occasione del 50° anniversario della fondazione dell’ISS che “La piena affermazione del diritto alla
salute non era nel 1955 una realtà, né in Italia né in Europa. Quindi spettò a
San Marino un sostanziale primato” e io aggiungo che siamo orgogliosi di
questo positivo primato.
Ancora oggi possiamo affermare che il nostro Istituto per la
Sicurezza Sociale, la nostra sanità pubblica, costituisce il legame più forte che tiene insieme la comunità
sammarinese, un filo che non va assolutamente spezzato.
I tentativi, più o meno palesi o striscianti, di inserire
elementi che ammiccano alla
privatizzazione dei servizi vanno rigettati con forza e decisione. Oggi il Tavolo Riformista rilancia l’impegno
per la conservazione del nostro sistema sanitario universalistico e gratuito
per tutti i cittadini e residenti.
Nonostante la crisi economica, che da diversi anni ci attanaglia
e che ancora non molla la sua presa, San Marino sta dimostrando che il
sistema della sanità pubblica tiene ed è di qualità, grazie anche alle
riconosciute competenze e professionalità delle persone che hanno operato e ancora
operano nei servizi, in particolare i
medici, molti dei quali oggi vivono
una situazione di precarietà nel
rapporto di lavoro che non è più ammissibile e va assolutamente superata in
tempi brevi.
Se nel 1955, periodo di gravissimi problemi economici per il
paese (come si dice in gergo “non c’era un soldo da sbattere con l’altro”…),
anni nei quali i nostri cittadini più temerari emigravano all’estero, in
America, in Francia… alla ricerca di condizioni di vita migliori, di lavoro che
qui non c’era, se in quel difficile contesto i nostri predecessori hanno avuto
la forza, la lungimiranza e il coraggio
di approvare la legge Istitutiva dell’ISS che garantiva il servizio sanitario
gratuito e impostava il sistema pensionistico, oggi noi abbiamo il dovere morale di non disperdere quella conquista, ma di
salvaguardarla e potenziarne l’offerta.
Il compito dell’ISS è quello di promuovere la salute come
valore fondamentale e come bene prezioso, ma ancor più importante è la
promozione del diritto alla salute come
bene pubblico e condiviso perché costituisce uno dei tasselli fondamentali
per affermare la dignità umana e il diritto di cittadinanza.
Per promuovere il diritto alla salute, per potenziare, difendere
e sostenere un sistema sanitario pubblico, universalistico e solidale, occorre
porre fortemente al centro la sfida
dell’efficacia e dell’efficienza del sistema.
Ciò che dobbiamo mettere al centro del discorso pubblico e
del confronto politico, è la questione dell’appropriatezza
delle prestazioni e delle cure, come base per costruire un rinnovato e
forte consenso dei cittadini al Servizio Sanitario e come base per vincere la sfida della sostenibilità
finanziaria del sistema.
La conquista e il consolidamento del diritto alla salute deve
sempre mettere al centro i bisogni dei cittadini; formulare obiettivi
lungimiranti, percorsi nuovi,
all’avanguardia che devono comprendere la riorganizzazione dei servizi e l’essere
in rete con le eccellenze delle regioni italiane, monitorando e valutando
costantemente i risultati ottenuti.
È chiaro che ogni modifica può risultare difficile
all’inizio, soprattutto per chi è abituato da tempo a lavorare con certe
modalità, ma i cambiamenti sono necessari per migliorare l’offerta ai cittadini
in modo sostenibile.
Il 22 dicembre 1955 il Consiglio Grande e Generale ha fatto
alla popolazione un grande dono di Natale con l’approvazione della legge sulla
Sicurezza Sociale.
Oggi noi partiti della sinistra sammarinese celebriamo quel
dono, ringraziando tutte le persone che negli anni hanno lavorato e lavorano
nell’Istituto per la Sicurezza Sociale con spirito di servizio e orgoglio di
appartenenza.
Oggi noi partiti della sinistra sammarinese rinnoviamo il
nostro impegno perché l’ISS rimanga un istituto dello Stato, un servizio
primario pubblico, di qualità, attento ai bisogni dei
cittadini, con un’attenzione particolare verso i più deboli e le persone in
difficoltà.
Grazie e buon Natale a tutti.
Marina Lazzarini