La Direzione del Partito
dei Socialisti e dei Democratici si è riunita nella serata di mercoledì 11
novembre.
Dai numerosi e costruttivi
interventi, che hanno analizzato approfonditamente il momento politico, sono
emerse le analisi che ci hanno condotto nel 2012 all’alleanza che ha dato vita
alla coalizione “Bene comune”, consapevoli che sarebbe stato un accordo
complesso, che le riforme da fare sarebbero state difficili e a volte
impopolari, ma che la situazione del Paese richiedeva il massimo di
condivisione politica e sociale.
È stata quindi una scelta
impegnativa per una collaborazione responsabile, iniziata già nel 2011 con la
presentazione, dai banchi dell’opposizione, della legge sullo scambio
automatico delle informazioni.
Dal 2012 a oggi il Paese è
cambiato radicalmente e sono cambiate anche le forze politiche, noi compresi,
ma la nostra anima riformista non è cambiata, è forte più che mai e non abbiamo
nessuna intenzione di rinunciarci.
Nel programma di governo
avevamo elencato le riforme fondamentali per ricostruire il Paese rinnovato e
al passo con i tempi, un paese con un sistema di regole chiare che si
interfaccino col Mondo: il PSD è impegnato per portare avanti queste riforme, vogliamo
quindi andare avanti fino alla fine della legislatura per poterle realizzare e rispettare
l’impegno con gli elettori.
In questo momento una
crisi di governo sarebbe devastante per il paese, la ripresa economica sta
dando timidi segnali e non possiamo interromperla con un periodo di instabilità.
Il lavoro è ancora un tema
che presenta criticità; dobbiamo essere consapevoli che i posti di lavoro non
si creano per decreto o con una legge, ma con un sistema accogliente per le
imprese, un sistema internazionale di regole chiare, una pubblica amministrazione
al servizio degli utenti, che si aggiorna continuamente, che semplifica le
procedure e la vita di chi vuole fare impresa, un paese che non considera
l’imprenditore esterno un intruso, ma un’opportunità tenendo alta la guardia
nel contrastare ‘vizi’ che devono appartenere al passato.
La Direzione del PSD
ribadisce la volontà di portare la legislatura al suo naturale compimento, cioè
ottobre 2017, avendo quindi 2 anni di lavoro dei quali non possiamo perdere
nemmeno un giorno, perché le riforme da fare sono indispensabili e urgenti.
Per questo chiediamo ai
nostri alleati di Bene Comune di essere convinti come noi di andare avanti sulla
strada tracciata dal programma elettorale, lavorando a testa bassa fino
all’ultimo giorno.
La Direzione del PSD ha chiesto
ai propri Segretari di Stato di procedere nella attuazione delle riforme di
loro competenza.
La Segreteria alle Finanze
ha due riforme già elaborate e pronte per essere depositate, quella dell’IGC, o
sistema IVA, e la riforma contabile, entrambe puntano
all’internazionalizzazione del sistema, condizione indispensabile per chi
voglia fare impresa a San Marino.
La Segreteria al Lavoro ha
pronta la riforma del mercato del lavoro e sull’accorpamento dei servizi
ispettivi.
La Segreteria
all’Istruzione sta portando avanti il confronto per una revisione dei percorsi
curricolari e per definire i contenuti del nuovo polo scolastico, che porti il
nostro sistema al livello delle migliori esperienze europee ed è impegnata
nell’attuazione della riforma dell’Università che sta già dando interessanti
frutti e aprendo prospettive.
Altrettanto importanti
sono le politiche di competenza di tutte le altre Segreterie di Stato e la
Direzione del PSD intende sottolineare le priorità degli Accordi con l’Unione
Europea, affinché maturino le competenze e le grandi opportunità di questo
progetto strategico per il futuro del Paese.
Relativamente alla
contingenza siamo convinti che si debba intervenire sulla governance di Cassa di Risparmio, necessità evidenziata anche dal
Fondo Monetario Internazionale, affinché i progetti di salvaguardia e sviluppo
di questo importante istituto siano ampiamente condivisi e governati dallo
Stato.
Così come previsto dal
programma di governo è necessario mettere mano alla riforma pensionistica, perché
le condizioni di 20 anni fa non sono più sostenibili affinché vengano superate
le esigenze degli interventi sporadici.
È urgente ritrovare un
equilibrio nel sistema ISS e decidere politiche per gli anziani chiare e
condivise.
È improcrastinabile attivare
politiche di tutela ambientale e per la gestione dei rifiuti in linea con i
documenti internazionali sottoscritti dal Paese.
Il PSD chiede agli alleati
coerenza con il programma di governo condiviso affinché l’interesse generale
del Paese sia la priorità nell’azione politica.
Ogni governo si misura dai
risultati che ottiene, questo governo ancora non ha finito il suo lavoro e i
due anni che ci aspettano devono dare frutti importanti, sui quali si
misureranno le future alleanze e coalizioni poiché solo sulla base degli atti e
dei fatti è possibile progettare e creare le prospettive del comune lavoro.
Il PSD è un partito che ha
una grande storia, radicata in ideali forti di libertà, solidarietà, giustizia
sociale, dignità del lavoro, diritti civili e ha il diritto e il dovere di portare
avanti politiche per il futuro della sinistra sammarinese, quindi non mette in
alcun dubbio il percorso intrapreso per l’aggregazione dell’area riformista con
chi condivide progetti e prospettive, senza guardare alle sigle, senza
accettare preclusioni di alcun tipo, ma confrontandosi sui contenuti e sulla
loro realizzazione.
La Direzione del Psd invita
la Segreteria del partito a confrontarsi su questi temi con gli alleati di
governo e con tutti i soggetti del tavolo riformista, confermando la volontà di
continuare i percorsi intrapresi anche con il Partito Socialista avendo in
questo caso come base il documento comune sottoscritto.
L’Ufficio
Stampa 12
novembre 2015